
L’anno scorso un articolo molto controverso uscito su Science suggeriva che 22 tipi su 31 di cancro sono dovuti a mutazioni casuali e accidentali che avvengono nelle cellule staminali dell’individuo adulto. Un nuovo studio olandese su Nature ridimensiona queso messaggio. I ricercatori hanno contato per la prima volta le mutazioni di cellule staminali di vari tessuti in soggetti di età comprese dai 3 a 87 anni, ed hanno calcolato una media di 40 mutazioni/anno, indipendentemente dall’età del paziente e dal tessuto, pur avendo i tessuti di origine incidenze di cancro assai differenti. I ricercatori quindi hanno concluso che il graduale accumularsi di mutazioni “sfortunate” non può spiegare del tutto i diversi tassi di incidenza di alcuni tipi di cancro.