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Test di primo livello per la fibrossi cistica

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INFORMATIVA AL TEST GENETICO DI PRIMO LIVELLO PER LA RICERCA DI MUTAZIONI DELLA FIBROSI CISTICA

La fibrosi cistica (FC) è una malattia cronica dovuta al cattivo funzionamento di una proteina (CFTR) la cui funzione è quella di regolare gli scambi elettrolitici tra l’interno e l’esterno delle cellule di molte ghiandole dell’organismo; essa determina un’aumentata viscosità delle secrezioni delle ghiandole esocrine (cioè i liquidi biologici come il muco, il sudore, la saliva, lo sperma, i succhi gastrici). I problemi più gravi sono a carico dei polmoni, dove il muco estremamente denso può causare problemi respiratori e predisporre alle infezioni. Anche i succhi pancreatici sono più densi del normale, causando problemi digestivi. Infine, i pazienti affetti da FC sono scarsamente fertili, a causa dell’eccessiva densità del loro liquido spermatico e delle secrezioni vaginali.

Nella nostra popolazione la FC è la più frequente malattia genetica ad eredità autosomica recessiva; autosomica perché il gene della FC è presente in un autosoma (cromosoma 7), quindi ognuno di noi possiede due copie del gene; recessiva perché la malattia si manifesta quando entrambe le copie del gene contengono una mutazione responsabile della malattia, nella maggior parte dei casi ereditate una dalla madre ed una dal padre.

Si stima che il 4% di noi (1 soggetto su 25-27) sia portatore sano di una mutazione FC, e che all’incirca una coppia su 600 sia formata da due partner portatori sani FC. Una coppia così composta ha una probabilità su 4 di generare un bambino malato; questo rischio (1.2500) si ripropone ad ogni gravidanza, indipendentemente dal sesso del nascituro, e indipendentemente dalla presenza di precedenti figli sani.

Per questo motivo è consigliabile eseguire già in epoca preconcezionale lo screening che identifichi il portatore sano, attraverso un test genetico di primo livello, che ricerca ed esclude le mutazioni più frequenti nella nostra popolazione. Assumendo che il test genetico di primo livello identifichi il 75% di portatori FC, il rischio di malattia scende in un paziente negativo al test da 1/25 a 1/100, e il rischio per la coppia che effettui lo screening, a seconda che uno solo o entrambi i partner effettuino il test, scende secondo lo schema in tabella.

Probabilità figlio malato
coppia che non ha fatto il test 1/2500
coppia dopo test I livello negativo su un partner 1/10000
coppia dopo test I livello negativo su entrambi i partner 1/40000

Supponendo invece che il test genetico di primo livello identifichi il 95% di portatori FC, il rischio di malattia scende in un paziente negativo al test da 1/25 a 1/500, e il rischio per la coppia che effettui lo screening, a seconda che uno solo o entrambi i partner effettuino il test, scende secondo lo schema in tabella.

Probabilità figlio malato
coppia che non ha fatto il test 1/2500
coppia dopo test I livello negativo su un partner 1/50000
coppia dopo test I livello negativo su entrambi i partner 1/1000000

Il test è consigliabile se c’è familiarità per la malattia, se la coppia è formata da soggetti consanguinei, se la coppia è in gravidanza con Intestino Iperecogeno Fetale, e negli uomini con Infertilità secondaria ad Assenza Congenita dei Dotti Deferenti.

Il test genetico di primo livello può andar bene anche in DIAGNOSI PRENATALE, qualora entrambi i soggetti della coppia siano portatori di mutazioni FC evidenziabili con il kit utilizzato nello screening.

Invece, per la diagnosi di malattia in casi di sospetti clinici o di screening neonatali dubbi è consigliabile procedere direttamente con un test genetico completo che ricerchi tutte le mutazioni del gene (test genetico di secondo livello).

Il test è consigliabile se c’è familiarità per la malattia, se la coppia è formata da soggetti consanguinei, se la coppia è in gravidanza con Intestino Iperecogeno Fetale, e negli uomini con Infertilità secondaria ad Assenza Congenita dei Dotti Deferenti.

Il test genetico di primo livello può andar bene anche in DIAGNOSI PRENATALE, qualora entrambi i soggetti della coppia siano portatori di mutazioni FC evidenziabili con il kit utilizzato nello screening.

Invece, per la diagnosi di malattia in casi di sospetti clinici o di screening neonatali dubbi è consigliabile procedere direttamente con un test genetico completo che ricerchi tutte le mutazioni del gene (test genetico di secondo livello).


Dr. Michele Falco

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