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Diagnosi di infertilità

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L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce l’infertilità come assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti mirati non protetti. Il fenomeno dell’infertilità secondo le diverse stime disponibili riguarda circa il 15-20% delle coppie. Le cause dell’infertilità, sia femminile che maschile, sono numerose e di diversa natura. La letteratura medica sottolinea il ruolo significativo di fattori sociali dovuti a fenomeni complessi come lo stile di vita

Età materna>> l’età materna avanzata ha una notevole influenza sulla fertilità, come si evince dal grafico sotto.

Abuso di alcool >> rischia di danneggiare il feto e peggiora a qualità del liquido seminale.

Fumo di sigaretta>> riduce la fertilità nella donna e pare influisca sulla qualità del liquido seminale.

Peso materno>> il peso (sia l’obesità che l’eccessiva magrezza) può condizionare la fertilità. I dati epidemiologici confermano che l’obesità e l’eccessiva magrezza sono causa, entrambe, del 6% dell’infertilità primaria, ovvero del 12% dell’infertilità totale. Questo vuol dire che nella maggior parte dei casi (il 70%) se il peso torna normale, anche la fertilità viene recuperata. E’ importante quindi che chi è infertile e ha problemi di peso, prima di sottoporsi a terapie per l’infertilità invasive e impegnative (anche dal punto di vista economico), recuperi il proprio peso-forma: spesso è sufficiente. Ma perché il peso influenza l’infertilità? Una spiegazione sta nel fatto che un’alterazione nella produzione degli ormoni steroidei interferisce con la regolazione centrale (ipotalamica-ipofisaria) del ciclo e questo può determinare una riduzione numerica delle mestruazioni fino all’amenorrea. Nelle riserve di grasso del corpo è presente un ormone (androstenedione) che può dare origine all’estrone in modo continuativo. La presenza continuativa e non ciclica, come nella norma, di estrone determina un’alterazione della regolazione centrale delle mestruazioni. Più si ingrassa e più aumenta la quantità di androstenedione, fino a scompensare la funzione riproduttiva. Le donne obese hanno quindi un eccesso di estrogeno, mentre, al contrario, le donne sottopeso hanno un deficit di estrogeno, ma entrambe le condizioni portano a cicli riproduttivi irregolari.

Uso di droghe e di alcuni farmaci>> diminuisce la fertilità maschile e femminile.

Occupazione>> alcuni tipi di impieghi espongono i soggetti a fattori bio-hazard che possono abbassare la fertilità.

In altri casi, come nell’endometriosi e nell’ovaio policistico, sono essenziali la diagnosi precoce e cure adeguate e tempestive. Se l’infertilità rimane anche dopo un iter diagnostico e terapeutico esauriente, è possibile rivolgersi alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, che hanno una percentuale di riuscita molto variabile, in base alla causa dell’infertilità.

La valutazione accurata degli aspetti clinici e genetici è il primo e indispensabile passo verso la comprensione e la possibile cura dell’infertilità.

Valutazione della donna

  • esami obiettivi e strumentali:
  • Ecografia ginecologica e conteggio dei follicoli antrali
  • Isteroscopia (con controllo delle tube)
  • Su indicazione del ginecologo isterosalpingografia o laparoscopia
  • esami di laboratorio:
  • Dosaggi ormonali
  • Funzionalità tiroidea se si sospetta una malattia tiroidea
  • Test infettivologici, Chlamydia
  • Test coagulativi, trombofilia genetica e trombofilia acquisita
  • Test autoanticorpi
  • Cariotipo da sangue periferico

Valutazione dell’uomo

L’infertilità maschile è responsabile di circa il 30 % delle infertilità di coppie, ma contribuisce insieme a quella femminile per un ulteriore 20-30%.

  • esami obiettivi e strumentali:
  • Visita andrologica e valutazione anamnestica, con ecografia testicolare
  • esami di laboratorio:
  • Dosaggi ormonali
  • Analisi del seme: Spermiogramma e Spermiocoltura
  • Cariotipo da sangue periferico
  • Microdelezioni del cromosoma Y (loci AZF) in caso di azoospermia e grave oligospermia non ostruttiva.

PRESSO IL MIO STUDIO E’ POSSIBILE ESEGUIRE TUTTI GLI ESAMI DI LABORATORIO IN ELENCO.


Dr. Michele Falco

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